Sorrento e la Penisola Sorrentina

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Panorama del piano di Sorrento

La città di Sorrento, da cui mutua il nome tutto il territorio che, arroccato sui Monti Lattari, separa il golfo di Napoli da quello di Salerno, è una meta rinomata del turismo internazionale: adagiata su un'ampia terrazza tufacea a picco sul mare, è un piccolo e tranquillo centro di villeggiatura celebre per le sue ville, gli alberghi, i parchi e i giardini, oltre che per i bellissimi panorami e i caratteristici agrumeti.
Di origine greca, e poi cresciuta sotto la dominazione romana, Sorrento gravita oggi intorno alla piazza Tasso e al Corso Italia (su cui sorge il Duomo), da cui si raggiunge l'affacciata sul mare attraverso un dedalo di viuzze ricche di caratteristici e vivaci esercizi commerciali. Il panorama più suggestivo è quello osservabile dal belvedere della Villa Comunale, che si apre sul porto e su tutto il golfo di Napoli; da qui, una stretta discesa permette di raggiungere gli stabilimenti balneari della Marina Piccola e lo stesso porto, con i collegamenti per Napoli e le principali località della Campania.

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Corso Italia e il campanile del Duomo

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Il belvedere della Villa Comunale

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La vegetazione dei giardini della Villa Comunale

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Il chiostro della chiesa di San Francesco

Tutta la penisola sorrentina è comunque zona di grande fascino: partendo da Castellammare di Stabia, vi si incontrano località come Vico Equense, Seiano, Meta, Piano di Sorrento, Sant'Agnello, Sant'Agata sui due Golfi e Massa Lubrense, oltre a luoghi paesaggisticamente interessantissimi come il Monte Faito (raggiungibile con un'antica funivia), gli isolotti de Li Galli, la Punta Campanella. La stessa statale 145 Sorrentina, che attraversa tutto questo territorio seguendo il profilo costiero, offre panorami e scorci davvero unici.

Sul versante del golfo di Napoli, il paesaggio è caratterizzato da speroni rocciosi ricoperti da vegetazione nel tratto da Castellammare fino a Vico Equense; il territorio successivo è invece una sorta di altopiano degradante verso il mare, su cui dominano vigneti e i caratteristici agrumeti , oltre a numerosi insediamenti (Meta, Piano di Sorrento e la stessa Sorrento).
Superata Sorrento, il territorio diviene più accidentato e selvaggio, con paesaggi impervi e suggestivi, e splendide viste sull'isola di Capri; la località di Sant'Agata sui due Golfi, situata a 276 metri s.l.m., si colloca esattamente al centro della lingua di terra, in una posizione che consente di dominare contemporaneamente il golfo di Napoli e quello di Salerno.
Il versante meridionale del territorio, che prelude alla Costiera Amalfitana, è contraddistinto invece da paesaggi brulli e scoscesi, in gran parte incontaminati, grazie alla minor presenza di nuclei abitati.

La punta estrema della penisola, chiamata Punta Campanella perchè in passato una torre di avvistamento segnalava al suono di una campana le incursioni dei pirati, è separata da Capri (che in tempi lontani era anch'essa collegata alla terraferma) da un breve e turbolento braccio di mare; tutta l'area circostante, da Sorrento sul golfo di Napoli a Positano su quello di Salerno, è oggi un'area marina protetta, custodita dal FAI.

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Gli isolotti de Li Galli visti da S.Agata sui due Golfi

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Acqua cristallina nella baia di Nerano

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Punta Campanella, estrema propaggine del golfo di Napoli

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