Toledo
La stazione Toledo, realizzata sotto l'omonima strada pedonale in corrispondenza dell'incrocio con via Diaz, è stata aperta il 17 settembre 2012, aggiudicandosi nel giro di poche settimane il titolo di "Most impressive underground station in Europe" in un sondaggio del giornale inglese Daily Telegraph.
Il progetto dell'architetto catalano Óscar Tusquets Blanca è caratterizzato da due motivi principali: il piano atrio e le prime discenderie sono dominate dal colore ocra, chiaro riferimento alla pietra tufacea che caratterizza il sottosuolo napoletano. La parte più bassa della stazione, che discende fino al piano banchine, è invece caratterizzata da colori, mosaici e motivi d'ispirazione marina.
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Parte bassa della stazione, con motivi acquatici |
Iniziando la visita dalla superficie, la presenza
della stazione è resa evidente da alcuni manufatti esagonali con funzione di lucernari,
in corrispondenza di via Toledo, e da altre strutture (vano ascensore, copertura delle
scale mobili, pensiline, una statua equestre e un altro lucernario) lungo il tratto
pedonalizzato di via Diaz. Il rivestimento dei lucernari, con piastrelle blu e ocra,
anticipa i motivi presenti all'interno della stazione.
La stazione serve una vasta area che, oltre alla frequentatissima via Toledo, va dal Rione Carità ai Quartieri Spagnoli; una seconda uscita
della stazione, collegata da un sottopasso lungo 170 metri, è
stata successivamente aperta
in Largo Montecalvario.
Immagini esterne della stazione (via Toledo e via Diaz) |
Scendendo le rampe di accesso alla stazione, un primo piano mezzanino vede la presenza da un lato di un enorme mosaico di William Kentridge raffigurante scene di vita napoletana, dall'altro di strutture murarie di epoca aragonese, rinvenute e preservate durante lo scavo della stazione (altre testimonianze, di epoca romana e preistorica, sono state rinvenute nel corso dei lavori, e sono in parte visionabili nell'esposizione Stazione Neapolis, presso la fermata Museo della Linea 1).
Piano mezzanino della stazione Toledo |
Qualche gradino più in basso, si apre l'atrio della stazione, dominato dai rivestimenti color ocra; in corrispondenza della prima scala mobile, è posto un secondo mosaico di Kentridge, ispirato dai simboli della Repubblica Napoletana del 1799.
Atrio della stazione | Mosaico di William Kentridge |
La parte più suggestiva della stazione è tuttavia quella che si sviluppa dopo le prime rampe di scale mobili, quando i colori mutano radicalmente e ci si immerge nella galleria del mare di Óscar Tusquets e Robert Wilson: pareti e soffitti completamente mosaicati, motivi marini esaltati da sapienti giochi di luci, forme ondulate, un profondissimo pozzo-lucernario (Crater de luz), pilastri decorati come maestosi zampilli di fontana.
Immagini della parte bassa della stazione, con le decorazioni di Robert Wilson, Oscar Tusquets, Achille Cevoli |
Infine, un lungo corridoio collega l'ultima rampa di scale mobili con l'accesso alle banchine; ai lati del corridoio, pannelli lenticolari retroilluminati offrono al viaggiatore l'immagine rassicurante del mare increspato dalle onde.
Corridoio di accesso ai binari
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Stazione Toledo - Banchina |
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