Piazza Plebiscito

Questa meravigliosa grande piazza si può ben dire che sia oggi il simbolo dellaPlebiscito-Parcheggio.JPG (24814 byte) Napoli che cambia e si rinnova. Impreziosita da edifici di grandissima importanza storica e artistica, si trovava nell'oblio e nell'incuria, ridotta al ruolo di parcheggio nel cuore della città (vedi foto a lato), fino al suo recupero e alla sua rivalutazione nei primi anni '90, e alla sua consacrazione nei giorni del G7 del 1994. Oggi è una delle mete privilegiate degli autobus dei turisti, un ampio spazio pedonale che consente anche, in occasioni particolari, di ospitare manifestazioni o concerti.

Ai lati della piazza si trovano quattro edifici, che la incorniciano e la caratterizzano: il Palazzo Reale, la basilica di San Francesco di Paola, e i due edifici simmetrici della Prefettura e del Palazzo di Salerno. Per la presenza della sede della corte reale, fino al 1860 la piazza era denominata Largo di Palazzo; il suo nome attuale ricorda invece il plebiscito con cui il Regno delle Due Sicilie acconsentì all'annessione al nascente stato italiano nell'ottobre 1860.

Il colonnato semiellittico della basilica (che si rifà a quello della basilica di San Pietro a Roma) dona alla piazza una forma particolare; in corrispondenza dei fuochi dell'ellisse, si trovano, su basamenti di marmo, due statue equestri in bronzo, opera del Canova e rappresentanti Carlo III e Ferdinando IV di Borbone, commissionate da quest'ultimo per celebrare il ritorno della casata spagnola dopo la parentesi napoleonica.
Statue bronzee di leoni decorano poi le scale di accesso alla basilica, in più punti del colonnato.
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Una recente tradizione vuole che nel periodo natalizio la piazza diventi lo scenario di complessi (e spesso discussi) allestimenti di arte moderna, ogni anno differenti, commissionati a grandi nomi del panorama internazionale.

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La basilica di San Francesco di Paola a Piazza Plebiscito

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Il palazzo della Prefettura e, alle spalle, la collina di San Martino


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