Il Parco Vergiliano a Piedigrotta

Da non confondere col più noto Parco Virgiliano, quest'area abbarbicata ai piedi del costone tufaceo di Posillipo è stranamente poco conosciuta, persino dai napoletani. Eppure, nelle poche centinaia di metri quadrati del piccolo parco di Piedigrotta, sono racchiuse tanta storia e tante suggestioni.

Anzitutto, va citato il mausoleo-tomba di Virgilio, a cui si deve la denominazione: il sommo poeta visse a lungo a Napoli, e in epoca medioevale la popolazione lo considerò il patrono della città, attribuendogli poteri magici e, tra l'altro, la leggenda dell'uovo che da il nome al Castel dell'Ovo. La sua tomba fu perciò un vero e proprio luogo di culto, anche se non vi è alcuna certezza che si tratti proprio del sepolcro del poeta. Il mausoleo si trova in posizione elevata, all'imboccatura della Crypta Neapolitana (di cui si parlerà in seguito), ed è detto colombario, per le numerose nicchie scavate al suo interno. Una stretta scalinata nel tufo permette di raggiungerlo, nonostante la posizione impervia.

La fiancata dell'accesso alla Crypta Neapolitana, e, sulla sommità, la tomba di Virgilio (19677 byte)
Il sepolcro di Virgilio (34761 byte)
La tomba di Virgilio, sulla sommità della roccia

Un po' più giù, a poca distanza dall'ingresso, c'è invece la tomba di un altro grande poeta, che trascorse anch'egli gli ultimi anni della sua vita in queste terre: Giacomo Leopardi. Questi fu sepolto in principio nella chiesa di San Vitale a Fuorigrotta, nonostante fosse morto nel corso di un'epidemia di colera, per cui, senza l'intervento del conte Ranieri, sarebbe finito in una fossa comune. Nel 1934, quando il Parco Vergiliano fu costituito, le spoglie del poeta furono trasferite qui, e furono posti il monumento e la lapide che consacra il sepolcro del poeta come monumento nazionale.

Il monumento funebre di Giacomo Leopardi (22500 byte)
Il monumento funebre di Giacomo Leopardi

Altra importantissima e imponente testimonianza del passato è la celebre Crypta Neapolitana, tunnel costruito in epoca romana dal grande architetto Cocceio, per collegare Piedigrotta con Fuorigrotta, ed utilizzato per secoli, fino a cadere in disuso e a subire diversi crolli. Nel corso del '900, la sua funzione è stata assunta dalle gallerie Laziale e IV giornate, ma oggi questo monumento, uscito dall'oblio, è in fase di restauro, ed è in parte già visitabile (ma dal lato di Fuorigrotta).

L'ingresso della Crypta Neapolitana, dal lato di Piedigrotta (foto febbraio 2003)
L'ingresso della Crypta Neapolitana


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