La chiesa di San Domenico Maggiore
Questa importante basilica si trova nell'omonima piazza, nel cuore del centro storico di Napoli, di cui domina uno dei lati con la scalinata e l'alta abside poligonale.
Il complesso di San Domenico Maggiore fu fatto edificare tra il 1283 e il 1324 per volontà di Carlo d'Angiò in forme gotiche, divenendo ben presto il principale centro dell'ordine domenicano nel regno di Napoli; fu sede degli studi teologici dell'Università, ed ospitò tra gli altri S.Tommaso d'Aquino e Giordano Bruno.
La chiesa ha pianta a croce latina, a tre navate con cappelle laterali, ed è ricchissima di opere d'arte; in particolare, vanno citati monumenti funebri e altari scolpiti nelle cappelle, testimonianza della fioritura della scultura napoletana del Cinquecento (opere di Girolamo Santacroce, Tommaso Malvito e Giovanni da Nola), il seicentesco altare maggiore opera del Fanzago, e importanti affreschi e dipinti, che portano la firma tra gli altri di Francesco Solimena e Andrea Vaccaro. Da questa chiesa provengono poi altri due importantissimi dipinti, la Flagellazione di Caravaggio e l'Annunciazione di Tiziano, che sono oggi ospitati nel museo di Capodimonte.
Con i rifacimenti seicenteschi, il gotico lasciò il posto al barocco, e a poco servirono i tentativi di ripristino del vecchio stile, messi in atto nell'ottocento, che videro un eccessivo uso di stucchi colorati e di dorature, compromettendo l'aspetto originario del complesso.
Alla sinistra di S.Domenico Maggiore, e inglobata nella basilica, si trova l'antica chiesa di Sant'Angelo a Morfisa, con un elegante portale quattrocentesco.
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