Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Il Museo Archeologico fu inaugurato nel 1787, sotto il regno di Carlo di Borbone, in un periodo di grande splendore culturale della corte napoletana, culminato nei primi ritrovamenti archeologici a Pompei ed Ercolano. La sede prescelta fu l'ex palazzo degli Studi, edificato alla fine del XVI secolo e che era stato fino al 1680 adibito a caserma di cavalleria.
La facciata principale del Museo Nazionale, nell'omonima piazza |
In quello che č indiscutibilmente uno dei pių importanti musei del mondo sono custoditi tutti i reperti di Pompei, Ercolano, Stabia, Cuma e Oplonti, oltre ad importanti collezioni provenienti da altre aree del mondo: nei diversi piani dell'edificio sono ospitate sculture, mosaici, pitture, porcellane, armi, vasi, oggetti di uso quotidiano, monete ed altro ancora.
Fondamentalmente, i due nuclei principali sono rappresentati dalla collezione Farnese, proveniente dai palazzi e dalle ville farnesiane di Roma, e dalla collezione costituita dagli oggetti rinvenuti a Pompei, Ercolano e negli altri siti archeologici della Campania. Di particolare interesse č poi la Sezione Egizia, che raccoglie tra l'altro mummie, sarcofagi e coccodrilli imbalsamati.
Tra le opere pių note si possono citare: sculture marmoree quali l'Ercole Farnese, il Toro Farnese e l'Atlante Farnese; i bronzi di Pompei; gli oggetti provenienti dalla Villa dei Papiri di Ercolano; i grandi gruppi marmorei come quello di Orfeo e Euridice; i mosaici, tra cui spicca "La battaglia di Alessandro a Isso", proveniente dalla casa del Fauno di Pompei.
L'ingresso centrale del Museo Archeologico Nazionale di
Napoli
Il lato est del museo, e la omonima stazione della metropolitana
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